Tre domande a

- Roberto Recchioni
Scrittore e Fumettista
In questo numero abbiamo il piacere di ospitare una vera e propria icona della cultura pop italiana, il fumettista e scrittore Roberto Recchioni. L’autore di pietre miliari quali la saga fantasy Cronache dal Mondo Emerso e pluriennale curatore di Dylan Dog ci dà il suo autorevole punto di vista su che cosa costituisca un’icona.
Quello di icona è un concetto proprio di tante discipline, dall’arte alla religione, dalla sociologia fino alla tecnologia digitale. Qual è la tua definizione personale?
Non sono sicuro che il concetto di icona si presti a una lettura personale o soggettiva. Un manifesto culturale, o un’idea, o un concetto, che trova una rappresentazione stilizzata in una forma unica e riassuntiva, in una “immagine” (composta da tanti fattori aggregati e che può assumere infinite forme diverse), ha un valore iconico.
Nella tua carriera di artista, non solo hai lavorato con nomi, personaggi e prodotti iconici ma – soprattutto - li hai creati. Quali sono, secondo te, le caratteristiche che fanno di una persona, di un oggetto, di un concetto un’icona?
Anche qui, non credo di aver mai creato nulla che abbia la forza e la rappresentatività da poter essere definito iconico. È vero, invece, che ho lavorato con molte icone, da Batman a Tex, da Topolino a Diabolik.
Tutti personaggi che sono una stilizzazione efficace di alcuni concetti, idee e valori e che, per questo, hanno assunto un valore iconico. I miei personaggi, invece, tendono a essere più sfumati, contraddittori e compromessi e, per questo, non iperuranici e quindi, scarsamente iconici.
In una tua personale classifica, chi (o che cosa) faresti salire sul podio delle icone e perché?
Dipende molto dal contesto. Ogni linguaggio ha le sue icone, come anche ogni momento culturale.
Attenendoci al mondo della cultura pop, non faccio grande fatica a dire che i personaggi della DC Comics, ad esempio, hanno un valore iconico più forte e diretto di quelli della Marvel o di qualsiasi altra casa editrice al mondo, quindi direi che le due prime posizioni del podio dovrebbero essere occupate da Batman e Superman, che sono icone antitetiche e complementari.
Al terzo posto, un tempo avrei messo Mickey Mouse ma, ormai, la sua forza iconica si è molto indebolita e non rappresenta più quel personaggio universale che era un tempo, quindi direi: Barbie.