Tre domande a

- Francesca Rolando
Communication Manager, Munich Re Italia
In questo numero ospitiamo Francesca Rolando, Communication Manager di Munich Re Italia, che ci racconta come un ambiente di lavoro etico, equo e attento alle persone sia alla base del successo dell’azienda in Italia.
Qual è il segreto dietro al successo di Munich Re in Italia, oltre al valore della sua offerta e alla sua innovatività?
Munich Re Italia considera le persone il proprio vero patrimonio, il motore della propria crescita e del successo. Sono loro che affiancano i clienti con impegno e cura, sono loro che muovono la nostra organizzazione dando ognuna un contributo specifico. Per questo, la nostra azienda ritiene centrale e prioritario investire sui dipendenti e sul loro benessere in numerose forme; dalla predisposizione di incentivi fino alla formazione costante, dalle opportunità di carriera internazionale alla accessibilità di tutti i Top Executive.
Una delle evidenze di cui siamo più orgogliosi, inoltre, è avere un contesto lavorativo dove convivono più generazioni diverse – fattore che porta arricchimento fra i team – e dove collaborano gruppi multidisciplinari che generano, così, una forte complementarità a beneficio dei nostri clienti.
Voi in Munich Re Italia avete investito molto nel creare un ambiente interno etico, equo, attento alle persone, come ci riuscite?
Esattamente un anno fa abbiamo ottenuto la prestigiosa certificazione “Great Place to Work”, che premia la qualità della cultura organizzativa e dell’ambiente di lavoro.
Infatti, dedichiamo un impegno notevole nell’offrire alle persone un ambiente stimolante, dinamico e, al contempo, sano, in linea con i valori del Gruppo. Vogliamo mantenere un’organizzazione interna che permetta a tutti di valorizzare le proprie competenze e capacità.
Analizzando le motivazioni dell’attribuzione Great Place to Work, possiamo dire che alla base di questo successo è il modello relazionale basato sulla fiducia reciproca tra azienda e collaboratori. Infatti, siamo un’organizzazione orientata al risultato prima che al processo e la flessibilità è un nostro tratto distintivo.
Il riconoscimento è stato assegnato dopo la conduzione di un’indagine fra i dipendenti sui temi relativi all’ambiente di lavoro, l’engagement e il grado di soddisfazione. Il Trust index rilevato esprime le percezioni di tutti i collaboratori rispetto a cinque dimensioni della certificazione: credibilità, rispetto, equità, orgoglio, coesione. Il risultato raggiunto da Munich Re con un Trust Index del 81%, benchmark superiore alla media del mercato, dimostra come le persone siano al centro della filosofia e della cultura aziendale.
In un contesto economico critico, scenari geopolitici complicati, danni all’ambiente ingenti, come vede il futuro della comunicazione nel suo ruolo?
In linea con la filosofia del Gruppo e in linea con la cultura organizzativa di Munich Re Italia che ho raccontato qui, il mio ruolo è parte organica di un sistema che muove le diverse componenti aziendali sotto un’unica visione strategica e che vuole generare valore per le persone e le comunità e non solo per il mercato. Per concorrere a questo obiettivo, la Comunicazione deve agire su dimensioni fondamentali delle relazioni umane, ossia la trasparenza, la correttezza, la fiducia. Si tratta di valori che guidano anche le mie attività sia all’esterno sia all’interno di Munich Re.
Inoltre, nella mia funzione, ho l’opportunità di collaborare a iniziative che indirizzano le grandi questioni ambientali e sociali e che posso diffondere al mio interno come programmi culturali e di innovazione sociale. Fra le più recenti, vi è l’adesione all’associazione Women&Tech.