
- Miriam Cresta
CEO Junior Achievement Italia
Nella sua veste di CEO di Junior Achievement Italia, Miriam Cresta ha un punto di vista privilegiato sulle nuove generazioni e su come è cambiato negli anni il loro modo di informarsi e interagire con le notizie e l’attualità. Le chiediamo di condividere le sue osservazioni.
I mezzi con cui le nuove generazioni si informano sono molto diversi dal passato e sono connessi alle piattaforme social: in che modo questo cambia il livello di preparazione ed educazione della nostra società?
Mi piacerebbe pensare agli impatti positivi dell’utilizzo delle piattaforme sociali da parte dei giovani come fonte di informazione. Come, per esempio, l’incrementato e diffuso attivismo civico e sociale, che sempre più spesso si alimenta sui social media e su agorà digitali, la partecipazione a organizzazioni di volontariato, l’interesse per argomenti come la finanza personale, il green, il cambiamento climatico, la creazione di community di attivismo.
La rete e i social hanno amplificato e portato alla conoscenza di giovani ragazzi tematiche fino ad anni fa poco conosciute, come il bullismo, il rapporto con il proprio corpo, l’inclusività e la diversità, e questo è un bene, ovviamente il cosiddetto mondo iperconnesso ha bisogno anche di controllo e prevenzione per attutirne gli effetti negativi, specialmente in uno scenario dove si muovono i nostri giovani. Un ragazzo di oggi ha la possibilità di accedere alle informazioni e a contenuti in tempo reale, che per lo stesso ragazzo di solo vent’anni fa sarebbe stato semplicemente inimmaginabile.
Che correttivi ritieni importanti per intervenire su questo scenario?
JA Italia nel suo piano strategico per il prossimo quinquennio ha inserito il concetto di scuola abilitante, che oltre a porre al centro dell’ecosistema scolastico la figura del docente, costruisce una piattaforma didattica a cui contribuiscono famiglia, impresa, fondazioni e policy maker in grado di avviare il processo di innovazione e rinnovamento della scuola italiana in linea con le nuove frontiere del mercato del lavoro e dell’occupabilità.
Nuove tematiche, nuove discipline e nuovi concetti sono elementi attrattivi per gli studenti, che ne vengono ingaggiati. Ad esempio, il rapido sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta trasformando l’ambito della scuola. L’IA consente, infatti, di personalizzare l’apprendimento, di creare contenuti didattici su misura e di monitorare il progresso degli studenti in maniera dettagliata ed efficace. Inoltre, l’IA ha introdotto nuovi percorsi di apprendimento nel campo dell’istruzione e della formazione, permettendo l’utilizzo di chatbot per il supporto agli studenti e di tutor virtuali per un insegnamento sempre più personalizzato. Non da ultimo, attraverso la gamification e le simulazioni, l’IA è in grado di rendere l’apprendimento un’esperienza coinvolgente e stimolante. Il rapido aumento dell’uso dell’IA richiede però che educatori e studenti abbiano una conoscenza di base piuttosto evoluta per sfruttare appieno il potenziale della nuova tecnologia.
L’Europa sta lavorando alacremente sul tema, promuovendo una serie di linee guida per i docenti, e in ogni Paese ha attivato tavoli e gruppi di lavoro con il compito di declinare programmi e progetti innovativi per l’insegnamento dell’IA nella scuola, anche se, generalmente parlando e specialmente nel caso Italia, occorre un impegno più ampio e collettivo per innalzare il livello generale di alfabetizzazione digitale e di tech skills, che passi da formazione, dialogo e condivisione di buone pratiche.
Che ruolo ha il mondo delle aziende, del business, a sostegno del sistema educativo?
Un ruolo fondamentale, determinante, per la costruzione del modello di scuola abilitante, dove la partecipazione dell’impresa si traduce in forza d’impatto per sostenere e realizzare i programmi di JA Italia. L’azienda porta a scuola, oltre ai finanziamenti necessari, la competenza e l’esperienza dei manager volontari, ad esempio, che affiancano gli insegnanti nella realizzazione dei programmi didattici. Questi coach condividono le loro esperienze professionali offrendo un'esperienza formativa pratica e favorendo lo sviluppo di competenze tecniche e trasversali fondamentali agli studenti.
L’ecosistema che Junior Achievement Italia alimenta ogni anno, attraverso partnership e investimenti finanziari provenienti dalle aziende, consente di arricchire la vita di migliaia di giovani. Siamo grati ai nostri sostenitori, alle aziende che credono nell’empowerment dei giovani e ci aiutano a tracciare la strada. L’Associazione nel 2024 ha sviluppato oltre 400mila esperienze educative, con il supporto di migliaia tra manager volontari e docenti coinvolti. Quest’anno vogliamo raggiungere quota 500mila, quindi la chiamata resta rivolta a tutti, alle imprese, alle istituzioni e anche al singolo cittadino, che può supportare JA Italia con la donazione del 5 per mille.